Lupin III serie 2 DVD 09 - Lupo-a.it

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Lupin III serie 2 DVD 09

Serie 2 > da 01 a 10

Serie II file 9

Già all’inizio della seconda serie televisiva si era evidenziato che le imprese di Lupin III stavano diventando sempre più internazionali, passando da un continente all’altro. Ma in questo DVD il simpatico ladro supera se stesso, infrangendo ogni barriera fisica e metafisica. Giunge infatti nello spazio, ed è pronto a confrontarsi anche con l’occulto e i fenomeni paranormali. Partito dai quartieri di Tokyo, Lupin è ben presto diventato un ladro internazionale, costringendo il povero Zenigata a inseguirlo per mari e monti. Sarà stato il desiderio di mettere le mani su tesori sempre più grandi, o il richiamo inconscio del sangue del nonno, sta di fatto che ha visto più luoghi di un’agenzia di viaggi e, ormai, anche la Terra gli sta stretta…
L’episodio quarantanovesimo, dal titolo
"Lupin contro Fantoma", comincia con il rapimento di Margot da parte di un misterioso criminale. Fantoma, questo il suo nome, intima a Lupin di consegnargli un rubino recentemente rubato, in cambio della liberazione della ragazza. Seguendo le indicazioni ricevute, Lupin finirà addirittura nello spazio imprigionato in un razzo! Salvarsi questa volta non sarà facile, ma il protagonista può ancora contare si Goemon e Jigen…
Si ritorna al Giappone tradizionale con l’episodio
"La statua di Budda", in cui Lupin intende impadronirsi di una statuetta d’oro che riproduce la divinità indiana. Si traveste da sacerdote, ma a ostacolarlo, oltre alla polizia locale, ci sono il solito Zenigata e l’anziano investigatore Anshiki, che in passato ha già incontrato Lupin.
In "
La sfida del Professar Hunter" accade qualcosa di totalmente inaspettato: Zenigata riesce a catturare Lupin e tutta la sua banda, ma anziché chiuderli in prigione, li supplica di rubare una moneta antica che si trova nell’inattaccabile aereo cassaforte del Professar Hunter!
I sentimenti irrompono poi nella serie con l’episodio
"Un triste addio". Lupin e Jigen si trovano a Mosca per assistere alla rappresentazione del balletto Il lago dei cigni. I due sono interessati alla Goccia d’Aurora, il prezioso diamante indossato da Monika, la prima ballerina della compagnia. Il colpo riesce, ma Jigen finisce per incontrare proprio Monika, che gli rivela di voler fuggire dalla Russia. Colpito dalla bellezza della ragazza, Jigen si lascia intenerire e l’aiuta nel suo intento. Monika, tuttavia, potrebbe avere un secondo fine.
Ne
"Il mondo misterioso di Madame X" Lupin sfugge all’ennesima trappola tesagli dall’ispettore Zenigata, ma nella fuga viene catturato da Madame X. La misteriosa donna gli mostra la propria collezione di statue di cera e gli svela il suo folle piano: per completare la raccolta delle effigi di celebrità intende trasformare in manichini di cera anche Lupin e la sua banda. Ovviamente, Lupin non è d’accordo….
Arriviamo infine a
"L’epidemia di suicidi", ambientato in India. Dopo essere riuscito ad arrestare Lupin e Jigen, Zenigata organizza il viaggio per trasportarli in prigione. A liberarli pensa un criminale locale, Basara Ravanan, che chiede loro di rivelargli il luogo in cui hanno nascosto alcuni diamanti rubati poco tempo prima. Lupin non intende farlo, ma la situazione potrebbe diventare pericolosa: fantasia, genio e sregolatezza come sempre sono le principali armi di Lupin III per cavarsela in tutte le situazioni.


Il responsabile del suono

Satoshi Kato, che nella seconda serie televisiva di Lupin III si occupa degli effetti sonori, vanta una lunga frequentazione con il personaggio. Ha infatti lavorato anche ai film Il castello di Cagliostro, Le profezie di Nostradamus, Il ritorno di Pycal e molti altri, occupandosi sempre di "questioni sonore". Ma anche altri anime e altri character hanno beneficiato della sua professionalità. Per esempio ha collaborato alla seconda serie televisiva di Ashita no Joe (in Italia Rocky Joe) del 1981, incentrata sullo sfortunato pugile nato in un manga di Asao Takamori (testi) e Tetsuya Chiba (disegni). Inoltre il suo nome appare tra i credit del film Space Adventure Cobra, del 1982, e della serie TV Virtual Fighter, del 1995. Personaggi e generi diversissimi tra di loro, nei quali Kato ha riversato il medesimo impegno affinché colonne sonore e parlato risultassero perfetti.

 

Colpi di genio

I migliori furti di Lupin III

Lupin III è talmente sicuro della propria abilità nel compiere furti che talvolta li annuncia in anticipo, sfidando la polizia. È quanto accade nel cinquantesimo episodio della seconda serie televisiva, dal titolo "La statua di Budda". Grazie a un lungo striscione fatto cadere da un aeroplano, il simpatico ladro rivela la sua decisione di appropriarsi di una preziosa statua di Budda, e che intende farlo il 16 ottobre, giorno in cui cade il 1350° anniversario dell’oggetto in questione. Ovviamente il suo proclama mette in agitazione la polizia e a cercare di sventare il colpo viene chiamato il solito Zenigata. Quest’ultimo chiede di avvalersi dell’aiuto di Anshiki, un anziano investigatore, ora deriso dai colleghi per i suoi metodi all’antica, che in passato ha già incontrato Lupin. Intanto il ladro in giacca rossa procede nell’ideazione del proprio piano. Il giorno stabilito, mentre la gente è in festa per l’anniversario, si traveste da sacerdote e sostituisce colui che avrebbe dovuto celebrare il rito. È quasi sul punto di rubare l’antico mobiletto che contiene la statua, quando sente la voce di Anshiki che gli dice di averlo riconosciuto. Il poliziotto e il collega Zenigata sono camuffati nelle statue poste hai lati del Budda, e catturano facilmente Lupin. Poi Anshiki consegna il prezioso mobiletto nelle mani di un poliziotto perché lo metta al sicuro. Ma i colpi di scena non sono finiti. Lupin cerca di fuggire e, mentre è inseguito da Anshiki, gli rivela che il poliziotto a cui ha affidato la statua era in realtà Jigen travestito. Infine fugge su un piccolo aereo radiocomandato, precedentemente predisposto per questa evenienza. Ancora una volta Lupin è riuscito a prevedere le mosse e le contromosse dei suoi avversari, scampando alla cattura e aggiudicandosi il bottino. Ma è proprio così? Quando apre il mobiletto, al posto della statua di Budda vi trova un messaggio di Anshiki. Il vecchio ispettore gli rivela di essersi impossessato della statua prima dell’intervento di Jigen, semplicemente sostituendo il mobiletto originale con uno vuoto. Ora può finalmente godersi il meritato riposo al caldo sole delle Hawaii. Una volta tanto lo scaltrissimo Lupin ha incontrato qualcuno più furbo di lui.

Buddismo

Il buddismo è una religione sorta nella seconda metà del secolo VI a.C. nell’India settentrionale. In seguito si è diffuso nell’Asia centrale e orientale, raggiungendo la Cina e da qui il Giappone. Fino al I secolo a.C. la figura di Budda, che significa l’illuminato, viene rappresentata solo attraverso simboli come l’elefante, il cavallo, la ruota. Dal I secolo d.C. vengono realizzate le prime statue antropomorfe, che gli fanno acquisire sembianze umane. I testi sacri raccontano che Budda si è evoluto attraverso varie incarnazioni, durante le quali ha gradualmente acquisito saggezza, altruismo e interesse nei confronti del prossimo, per giungere all’illuminazione finale. In tutto l’Oriente sono diffusi numerosi templi dedicati a Budda e le statue che lo raffigurano sono spesso, oltre che antiche, realizzate in oro massiccio. Nonostante sia nato in India, il buddismo è ora poco diffuso in quella regione, ma ha guadagnato fedeli nel resto dell’Asia.

 

Parola di Lupin

"Non esiste la parola ‘impossibile’ nel mio dizionario."

"Addio, vecchio samurai d’altri tempi. Mi è piaciuto averti come avversario. Bye bye"

Il mondo di Lupin

Come ormai ben sanno i suoi fan, nella finzione narrativa Lupin III è il nipote del celebre Arsenio Lupin, il ladro gentiluomo nato grazie alla fantasia dello scrittore Maurice Leblanc nel 1904, in seguito più volte immortalato anche sulla celluloide. Ma anche il primo Lupin fu a sua volta ispirato a un altro personaggio, questa volta reale: Alexandre Marius Jacob. Pare che lo stesso Leblanc inviasse a Jacob, in carcere, una coppia del libro Le avventure di Arsenio Lupin con la seguente dedica: "Mio caro amico, purtroppo il tempo tiranno e la giustizia ottusa non mi hanno permesso di dedicarvi un’accurata biografia. Ma il protagonista delle mie avventure è ispirato a voi. Il romanzo sta avendo buon successo e popolarità. Se lo acconsentirete, sarò ben lieto di dichiarare che la gran parte di questo successo è dovuto alla vostra persona. Questo, forse, vi aiuterà a tornare sulle bocche dell’opinione pubblica e favorirà la vostra liberazione. "Tuttavia, Jacob non apprezzò l’invito né il personaggio che, con il suo abbigliamento elegante e i modi sofisticati, commetteva furti per vivere come quei borghesi che derubava. Jacob era ben diverso, era un anarchico che utilizzava il furto come lotta di classe. Nato nella seconda metà dell’Ottocento in una famiglia povera, da giovanissimo si era reso conto che per i ceti più bassi la vita aveva spesso in serbo cattive sorprese. Abbracciata la fede anarchica, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, assieme a un gruppo di amici e soci, tentò di mettere in pratica la "ridistribuzione delle ricchezze": rubava ai ricchi per dare ai poveri. Considerato l’inventore del "furto scientifico", per compiere le proprie imprese utilizzò tutto ciò che la tecnologia dell’epoca gli offriva. Nonostante i molti colpi riusciti e la simpatia popolare, nel 1905 fu catturato e imprigionato. Liberato nel 1930, dopo venticinque anni di prigionia, la sua carriera di ladro era finita. Morì nel 1954. la sua filosofia e la sua vita sono ben raccontate nel volume di Diego Farina Alexandre Marius Jacob: la vera storia di Arsenio Lupin, di Bevino Editore. Un agile volume, con in appendice una storia a fumetti (di Francesco Garbuggino), che romanza con sapienza la biografia di Jacob, anarchico e ladro, la cui fama, ironia della sorte, è stata oscurata da quella di Lupin.

 
 

Invenzioni ispirate

Spesso Lupin III deve escogitare mirabili trucchi e invenzioni. In un’occasione crea addirittura dei potentissimi proiettili, ottenuti inserendo del mercurio all’interno dei bossoli. A dire il vero, però, per realizzare tale innovazione si ispira a quanto letto in un romanzo di Ernest Hemingway.

Zazà in conferenza

Lupin è per Zenigata fonte di continue preoccupazioni. In un’occasione, però, gli ha permesso di godere di un momento di gloria. È accaduto quando l’ispettore ha tenuto un’applaudita conferenza sul celebre ladro, al Congresso Internazionale sul Crimine.

 
 

Spada e gelatina

La katana di Goemon è un’arma formidabile, in grado di tagliare ogni cosa. O quasi… Con suo grande disappunto Goemon ha infatti scoperto che l’unica materia che non può essere scalfita dalla sua lama è il konnyaky, una sorta di massa gelatinosa ricavata dall’amido estratto da alcuni tuberi, molto usata nella cucina giapponese. Il konnyaku stimola la digestione ed è privo di calorie, ma a quanto pare non fa bene alle katane.

Il personaggio

Monika è la tipica bellezza russa. Alta, bionda, occhi azzurri, dalla corporatura esile ma solida. È un’affascinante ballerina di danza classica, di grande grazia e bravura, tanto da essere soprannominata "Il fiore di Mosca". In qualità di prima ballerina, quando è in scena Monika indossa uno splendido diadema, in cui è incastonato il diamante Goccia d’Aurora. Nel suo repertorio spicca l’opera Il lago dei cigni, scritta nel 1987 da Petr Illic Cajkovskij e incentrata sulla bellissima principessa Odette che, a causa di un incantesimo, di giorno ha le sembianze di un cigno. Monika desidera abbandonare la Russia per trasferirsi in America, e per ottenere tale scopo è pronta a qualsiasi cosa.

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